Ai Precari dell’audiovisivo “lo spettro della tv si aggira per l’Italia… “

lo spettro della tv si aggira per l’Italia…


E’ di queste ore il No del CDA della RAI e della Vigilanza ai programmi d’informazione.
I talk show politici restano banditi dalle TV di Stato perché non riescono a rispettare la par condicio con il sistema proporzionale.
Il 28 e 29 Marzo torneremo alle urne per le ELEZIONI REGIONALI, i tempi stringono e ciò che ci viene imposto è il silenzio sui programmi elettorali, sui contenuti, impedendoci di elaborare una personale e completa valutazione sulla validità dei candidati. Le informazioni potranno darle solo i telegiornali di Stato quelli che a Trani sono sotto inchiesta proprio perchè soggetti a coercizioni.

Ciò che resta della televisione in Italia oggi è solo uno spettro.

E le conseguenze di questo vuoto contenutistico e strumentale le paghiamo tutti, noi per primi quali realizzatori e costruttori di palinsesti ormai vuoti.

Ridimensionamenti del budget nei palinsesti televisivi ha portato allacreazione e allaproliferazione di programmi sempre più semplici e basati su alterchi tra ospiti da uno studio.

Il Lazio è la regione del cinema e della produzione televisiva: con circa 130.000 occupati e con un fatturato di sette miliardi di euro, quella dell’audiovisivo è la seconda filiera industriale della regione dopo il settore edilizio.

Dagli autori ai registi dai tecnici agli attrezzisti tutti hanno diritto a lavorare dignitosamente e senza il peso e la frustrazione della precarietà. Credo sia arrivato il momento di agire in modo sinergico rendendo manifesto il nostro dissenso e organizzare e rendere effettive le proposte collettive elaborate fin qui dai diversi gruppi e le diverse associazioni di settore.

Anche se negli ultimi anni la Rete si è dimostrata l’unico luogo in cui trovare un’informazione davvero plurale e allargata in cui è lapersona a scegliere cosa vedere cosa leggere e come interagire formando con i propri mezzi la sua personale visione dei fatti, credo ancora che la televisione e il cinema abbiano un ruolo importante nella cultura e nella formazione d’opinione delle persone.

Come video reporter ho partecipato a una missione umanitaria in Libano nei campi profughi palestinesi da cui ho tratto un documentario sul ruolo fondamentale dei media nelle zone di guerra sia come strumento di informazione che di svago e crescita per le generazioni future, “LIFE IS A MATTER OF EXPERIENCE” La vita è questione di esperienza” ora in onda su Rai News 24.
Tatiana Simmi

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